Come si può lavorare da casa quando ci sono bambini?
Il lavoro da casa è ormai parte integrante delle nostre vite e quotidianità. A parte quelle che sono considerate categorie essenziali quali personale sanitario, cassieri, farmacisti, negozianti etc., molti lavoratori si ritrovano ormai a doversi ritagliare un angolo lavorativo tra le mura domestiche.
Le difficoltà sono numerose: bisogna incastrare la nuova postazione di lavoro in un ambiente che stimoli la nostra produttività, luminoso, arieggiato, e soprattutto silenzioso, che ci permetta di concentrarci, fare telefonate o partecipare a meeting e riunioni di lavoro in videoconferenza.
La challenge raddoppia quando, in un comune nucleo familiare, entrambe le parti della coppia devono trovare angoli separati ma altrettanto convenienti, che permettano ad entrambi di lavorare serenamente senza distrazioni. Se poi vogliamo aggiungere un ulteriore livello di difficoltà, pensiamo a tutte quelle coppie che lavorano da casa e hanno pure bambini… siano essi bambini molto piccoli che hanno bisogno di cure continue, o bambini in età scolastica che devono seguire lezioni online e partecipare a chat di gruppo e meeting su Zoom.
Come evitare di vivere un incubo e impazzire? Ci sono diverse opzioni. Innanzitutto la strada più facile è sicuramente quella di avere persone di fiducia a cui affidare i bambini, che sia in casa nostra, in uno spazio separato da quello in cui lavoriamo, o a casa loro. Potrebbe essere un familiare, un amico, o una baby sitter. Se, per ragioni economiche o di reperibilità dell’aiuto, questa soluzione non è praticabile, occorrerà fare delle rinunce in entrambi i fronti, quello professionale e quello familiare. Se il lavoro ce lo permette, dovremo probabilmente prenderci più pause, e chiaramente allungare l’orario lavorativo di conseguenza. L’importante è mantenere la calma, non far sentire i bambini un peso o un problema, e ingranare: una volta preso il ritmo, tutto sarà in discesa.