Stress lavoro correlato
In ogni realtà lavorativa, in ogni ruolo e reparto, lo stress correlato al lavoro è spesso dietro l’angolo. In linea di massima, tra le cause maggiori di ansia e stress legati all’attività lavorativa si riscontrano la precarietà dell’impiego, riorganizzazioni aziendali, ristrutturazioni e casse integrazioni. Sin dall’inizio della pandemia, molti posti di lavoro sono stati persi, aziende e attività hanno chiuso i battenti o si sono trovate costrette a ridurre il personale per evitare di finire a gambe all’aria. Tutto questo ha creato una situazione di forte disagio e depressione tra i lavoratori italiani e di tutto il mondo. Tra le conseguenze dello stress lavoro correlato, la produttività dei dipendenti cala notevolmente, si verifica un maggiore assenteismo ma anche, a causa dell’ansia da prestazione, un elevato presenteismo, laddove dipendenti malati o esausti continuano ad andare a lavorare e stare oltre l’orario per la paura di perdere il posto, ma chiaramente hanno un’efficienza limitata, e si creano infine incidenti e infortuni sul lavoro molto più frequenti.
Per gestire lo stress e i rischi psicosociali sul posto di lavoro, si consiglia di evitare inutili preoccupazioni e logorii mentali, soprattutto nei confronti di situazioni che non possiamo in alcun modo cambiare o controllare, soffermarsi ad analizzare le proprie qualità e i propri difetti, facendo una costruttiva autocritica, essere assertivi per evitare il sovraccarico di lavoro, e aumentare la propria organizzazione sul lavoro. È molto importante, nell’ottica di uno sviluppo di un’appagante crescita personale e professionale, sviluppare empatia nei confronti dei colleghi, creando un senso di appartenenza al luogo di lavoro, e accettare il rischio della perdita del lavoro, soprattutto in tempi incerti quali quelli in cui viviamo. Insomma, basta volersi più bene e rilassarsi, affidarsi a tecniche di rilassamento e meditazione, spendere tempo all’aria aperta e dedicarsi a hobby e interessi personali nel tempo libero.